Tolstoj, mio padre

E così avvenne che il dolce sogno accarezzato da lungo tempo, l’abbandono di Jasnaja Poljana, si presentò come l’unico mezzo di fuga. Fu senz’altro non al fine di godere della piena realizzazione del suo sogno che lui lasciò la casa; se ne andò solo per evitare di arrecar male. Tormentato, malato nel corpo e nella mente, egli cominciò ad allontanarsi senza alcun obiettivo in vista, senza un piano ben meditato, ma solo per nascondersi da qualche parte, ovunque essa fosse, e trovare un po’ di riposo dalle torture morali che erano diventate per lui insopportabili. ‘Volare, volare!’ disse nel suo delirio mentre giaceva sul letto di morte ad Astápovo.”


Editore: Mind
Pubblicazione: 6 febbraio 2020
Pagine: 128
Formato: 140×210 (mm)
Tradotto da Alessandro Pugliese
ISBN: 9788869393211
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Description

Il conte Ilya Tolstoj, terzogenito del grande scrittore russo, racconta suo padre nella vita familiare come in quella tormentata di romanziere, perennemente insoddisfatto degli innumerevoli fogli imbrattati dalle sue continue riscritture. Una visione sorprendentemente franca della personalità di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi.
Lo stile di vita decadente, l’insaziabile voluttà per il cibo, il gioco d’azzardo, le cavalcate in campagna, la caccia, l’ambizione e lo sconfinato talento letterario, il complicato rapporto con Turgenev che portò alla rottura tra i due, le scarse manifestazioni di affetto verso i figli, la crisi spirituale, l’analisi degli eventi che lo portarono a fuggire da casa dieci giorni prima di morire in una sperduta stazione ferroviaria a duecentocinquanta miglia a sud-est di Mosca: questo libro di memorie familiari, aspro e sincero, scritto dal terzo dei suoi figli, rivela Lev Tolstoj per quello che era nella vita privata e in quella di scrittore.

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