Iniziazione di un uomo è il romanzo d’esordio di John Dos Passos (1896-1970), lo scrittore che, con i suoi lavori, ci ha raccontato la società americana dei primi trent’anni del ventesimo secolo. Da ricordare almeno la trilogia “U.S.A.” (recentemente riproposta negli Oscar Mondadori) e “Manhattan transfer” dove, in un magnifico racconto a più voci, riesce a portare sulla pagina il brulichio della vita della grande metropoli.
Nel libro d’esordio, l’autore racconta la prima guerra mondiale dal punto di vista del giovane Martin Howe, partendo dalla sua esperienza personale (la chiamata in guerra interruppe i suoi studi ad Harvard). È il racconto della progressiva disillusione del protagonista, dal guardare alla guerra come a un’occasione di avventura, una scoperta che provoca felicità, al vedere quella che sembrava una pagina bianca, tutta da scrivere a proprio piacere, riempirsi di una fitta trama di morte, punteggiata del fango delle trincee e dei volti deturpati dei feriti, maturando la consapevolezza degli interessi tutt’altro che umanitari alla base di una tale carneficina.
«Pensa, amico, pensa a tutti gli oceani di menzogne che devono essere stati necessari attraverso tutte le epoche per rendere una cosa come questa possibile! Pensa a questa nuova particolare epoca di menzogne che è stata così diligentemente pompata dalla stampa e dal pulpito. Non ti fa tremare le vene dei polsi?».
Iniziazione di un uomo, John Dos Passos, Marietti 1820, 2020.
Lorenzo Mercatanti